È con immensa soddisfazione che, insieme con Freedem, abbiamo organizzato presso la Festa de l’Unità di Scanzorosciate un interessantissimo dibattito con Pietro Ichino. Il professore, nell’ambito della presentazione del suo nuovo libro La casa nella pineta, ci ha piacevolmente raccontato se stesso e la storia della sua famiglia.
La storia di casa Ichino – una famiglia borghese del Novecento, come recita il sottotitolo del libro – è una metonimia dell’Italia del secolo scorso: grazie ad essa si può ripercorrere una parte fondamentale della nostra storia, sulla scorta del virtuoso esempio de La meglio gioventù.
Una famiglia e la sua storia come metafore di un’Italia involata verso uno dei suoi periodi più floridi, sia a livello economico che socio-culturale. Ed è grazie alle perle di saggezza generazionale (ottimo esempio quello della mamma che ricorda al piccolo Pietro che se inviti amici a casa per una festa di compleanno non ti devi stupire se alla fine trovi una gamba di sedia rotta o qualche segno sul muro) che se ne colgono le migliori sfumature, che a loro volta vengono completate dall’importante storia di vita e di politica dello stesso Ichino. E anche in questo caso la parte aneddotica non può che farla da padrona: gli anni in Parlamento seduto di fianco a Ingrao, l’ascesa professionale e il ritorno in politica diversi anni dopo non sono che la ciliegina sulla torta.
Piacevolissimo, poi, il dialogo con Giorgio Gori, Roberto Bruni e Alberto Bellini, che hanno portato le proprie importanti esperienze introducendo un dibattito molto proficuo sulla situazione attuale, soprattutto riguardo al lavoro. Perché le storie raccontate dall’autore non sono che la base utile per capire il presente e il futuro, le fondamenta da cui non si può prescindere.
Ringraziamo Lucio Imberti e tutti gli organizzatori e la Festa de l’Unità di Scanzorosciate per l’ospitalità e le foto che alleghiamo.